Le Origini e le Note storiche
Un territorio che ha una lunga storia, ma anche un’antica vocazione alla produzione di grandi vini. Ne troviamo traccia nel 1716 quando Cosimo III Granduca di Toscana emette un editto che indica le zone destinate alla produzione di vino di qualità. L’editto divide il Chianti in 4 zone di pregio vitivinicolo: il Chianti centro (tra Panzano e Greve), il Carmignano (a ovest di Firenze), Pomino (a est di Firenze) e il Val d’Arno di Sopra (la zona di Petrolo).
Una vocazione confermata nel 1834 quando l’allora proprietario della tenuta – l’agronomo Giorgio Perrin, membro dell’Accademia dei Georgofili di Firenze – narra le qualità di questi terreni celebrando il Sangiovese a Petrolo, specialmente quello della vigna in località Campo Asciutto (attuale Bòggina). Risale a quegli stessi anni la pratica di piantare, sulle colline del Chianti, “uve franzose” da abbinare al Sangiovese, in virtù di un terreno che riesce a prevalere sulle differenti varietà di uva.
La tenuta, negli anni ’40 del Novecento, fu acquistata dalla famiglia Bazzocchi proseguendo quella tradizione che vedeva la produzione accurata di vini di alta qualità con una dedizione assoluta. Le peculiarità di quest’area costituiscono un valore aggiunto; il microcosmo di Petrolo ricrea delle condizioni uniche grazie alla convivenza delle vigne con i boschi e gli olivi e alla composizione del terreno: tutti elementi che concorrono a bilanciare perfettamente le diverse varietà delle uve.